Maggio 28, 2023

Il furto attraverso lo specchio pt. 2

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“ È uno specchio, cosa vuoi che sia? Sembra barocco, a giudicare dai ricami in oro”

“Tutta sta fatica per un accessorio di bellezza?”

“Facciamolo valutare dagli altri e poi ce lo vendiamo”

 Dick e Harley e io attraversammo l’hangar, e passammo di fronte al memoriale dei nostri caduti: Jake e Alice. 

Durante una missione per salvarci rimasero bloccati in una grotta che stava crollando, Hilary ci intimò di uscire al più presto ma Alice e Jake rimasero dietro, una frana ci separò, dissero che avrebbero cercato un’altra via di fuga,ma subito dopo sentimmo un urlo. Noi ci salvammo, loro no… Non riuscivo a perdonarmi quell’incidente, nonostante tutti mi dissero che non fosse colpa mia. Alexa, invece, ci riteneva responsabili della loro dipartita.

I suoi “Se non aveste mai intrapreso questa carriera non sarebbe mai successo” che ripeteva in continuazione mi echeggiavano nella testa. Di notte, facevo lo stesso incubo: le loro facce che chiedono aiuto ed io che guardavo impotente…

Oltrepassato il Muro Dell’Onore ci dirigemmo verso il centro, cercando di scacciare quei fantasmi del passato.

Passammo ore a cercare di capire cosa fosse quello specchio e a seguito di approfondite indagini arrivammo alla conclusione: “Lo specchio è un portale verso altre dimensioni e non solo: permette il viaggio nel tempo” dissi orgogliosamente. C’ero arrivato da solo, ah se non ci fosse il mio genio in questo gruppo! 

“Esattamente quello che serve a noi” esclamòDick

“Esattamente” Dissero invece all’unisono Hilary, Jo e Dawn.

“Bene dai, domani proseguiremo gli studi cercando di capire come si possa attivare per fare il furto del secolo” ci demmo la buonanotte e ci ritirammo nelle nostre stanze, io mi portai lo specchio per studiarlo ancora un po’, non riuscendo ad addormentarmi presto.

Quella notte successe l’impensabile: presi sonno.

Tuttavia, la dormita fu travagliata e mi svegliai per colpa di un coro che sentivo in lontananza.

“HILARY È MATTINA PRESTO, PER L’AMOR DEL CIELO LA GENTE DORME” Urlai. Ricevetti una gomitata da qualcuno che mi sussurrò: “Shhhhh o le guardie ci sentiranno” Intimò una voce misteriosa

“Chi sei? Dove siamo? Perché c’è un coro?” Domandai

“Sono Gwen e siamo nella cella 2187 della base Alpha della Trinity, capeggiata da…”

“Detenuti 4523 e 5606, mancate solo voi con gli altri. Muovetevi.”

La interruppe una guardia, che ci scortò fino a fuori il corridoio che abbiamo davanti che portava ad un’arena piena di gente che intonava una melodia: 

“ Hello, hello, hello how low

   Hello, hello, hello how low

   Hello, hello, hello how low

   …”  

La riconobbi subito, era Smells Like Teen Spirits.

Quando si arrivò al ritornello, due figure si mostrarono camminando su una passerella, cantando anche:“With the lights out, it’s less dangerous…”

Per alcuni istanti non sentii nulla ma vidi le figure: erano Jake ed Alice. 

Lo specchio si attivò, e in quel momento mi ricordai di averlo con me,) e mi riportò alla base scioccato. 

“Sono vivi” Urlai.

Svegliai tutti e corsero nella mia stanza per vedere cosa fosse successo, perché stessi urlando. 
“Fra cosa c’è? Chi è vivo?” chiese Jo
“Loro! Jack e Alice!” continuai a gridare.

“ Impossibile, sarà stato un sogno, a meno che…” Dawn venne interrotta da Hilary “A meno che lo specchio non ti abbia portato in un altro luogo” 

“ Se così fosse, dobbiamo capire come funziona, in modo da riuscire a rubare Il Libro dei Morti di Anubi” Commentò Dick.

“Dobbiamo sbrigarci. Prepararci.” Dissi. “Ma prima…”
“Ma prima cosa?” Chiesero i miei amici.

“Prima devo liberare una persona…” Presi lo specchio, provai ad usarlo immaginando il luogo dove dovevo andare e… mi teletrasportai sulle scale e caddi. Gli altri vennero da me ad aiutarmi, dopo aver sentito un mio grido.

 “Ok” dissi alzandomi con un livido sull’avambraccio “Dobbiamo capire come funziona”.

Provammo in svariati modi: usando la tecnologia, parlando, strofinando il bordo dello specchio e il vetro; provammo addirittura a passarci dentro.

“La mia pazienza sta finendo,lo trovate divertente?” Dissi citando gli Imagine Dragons. “Abbiamo provato di tutto, tutto! Prima con un braccio in alto, poi con un dito nel naso, pregando lo specchio e aspetta, abbiamo provato con specchio, servo delle mie brame, portaci in un altro reame ?” Continuai. 

“ Ho i miei dubbi” Commentò Dawn “Ma se provassimo a pensare alla meta? Come hai fatto tu?”

“Ti fermo subito, hai visto, o meglio, sentito quello che è successo. Abbiamo ritrovato Frank per le scale. Se ci ritrovassimo in un vulcano?” Fece Jo, palesemente esagerando.

“ Dobbiamo fare un altro tentativo, dobbiamo salvare Gwen”

“ Gwen? E chi è una delle tue ultime conquiste?” Chiese Hilary.

“No, la detenuta che era con me nella base di Jake e Alice.Piuttosto carina”

“ È la sua ultima conquista” Concluse Dick.

“Quindi chi riprova?” Dawn ruppe il silenzio in cui però ripiombò la stanza.

Visto che nessuno stava prendendo una decisione, mi alzai e proclamai:“Riproverò io. Punto e non si discute.”
Mi incamminai per andare nella mia stanza e tornai con lo specchio.

Senza dire niente, lo guardai e chiusi gli occhi: immaginai la cella fredda e la bellissima  Gwen – si, è un dettaglio importante- e le guardie…

Riaprii gli occhi nella cella, con Gwen che mi stava fissando stranita.

“Tu? Cosa ci fai qui? Come ci sei arrivato? Ma soprattutto come hai fatto a scappare?” Mi domandò la ragazza.

Sentii le guardie arrivare marciando alla porta.
“Senti” feci io “Ti spiegherò tutto dopo. Ora abbracciami!”

“Cosa?! Ma non so nemmeno il tuo nome!”
“Frank o Lunar, tanto piacere. Ora fidati di me e abbracciami se non vuoi morire” La convinsi io. 

Lei mi abbracciò, ma i mercenari erano arrivati e stavano già puntando le armi. Io immaginai la base, stringendo a me Gwen. Ad essere onesti, non sapevo se abbracciandoci il teletrasporto dello specchio avrebbe funzionato su entrambi, ma non mi dispiacque tentare. A fini puramente di ricerca, sia chiaro.

Le guardie aprirono il fuoco, lo specchio non funzionava e io feci la prima cosa che mi venne in mente: mettermi davanti alla ragazza per proteggerla, sapendo che ci avrei rimesso le penne. Se quel cavolo di specchio avesse deciso di funzionare, preferivo che lei si salvasse piuttosto che morire entrambi.Quando però mi resi conto che pur sentendone gli spari, non venivo colpito dai proiettili, mi accorsi che lo specchio stava cominciando a brillare e  presto ci ritrovammo nella base. 

Tutti i miei amici si radunarono attorno a me e Gwen abbracciati:

 “Fra chi è la tipa? È Gwen?” chiese Dick squadrandola.
: “Ma è ovvio che sia lei” Ribatté Dawn

Hilary fu più oggettiva: “Carina però”

 “ Ha funzionato!” strillò Jo” concludendo la sfilza di commenti.

Mi staccai da Gwen e la aiutai ad alzarsi “Beh, benvenuta nella mia pazza famiglia. Mi presento come si deve: Sono Frank, detto Lunar, ladro, gentiluomo e… meglio che non mi esprima davanti a una donzella così bella”

“Dai su, donnaiolo Fra, lo sanno tutti” se ne uscì Dick rompendo quel momento magico

E poi via di presentazioni su tutto il gruppo.

Senza che ve le ripeto, a voi già l’ho presentato, vero?

Francesco Alberto Marcheggiani 3B

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