Maggio 28, 2023

L’ansia sociale

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Immagina di trovarti ad una festa: tutti ballano, si divertono, bevono drink e cantano con gli
amici. Tu sei in un angolo della stanza. Provi a sorridere, a muoverti a ritmo, ma riesci a
pensare solo ad una cosa: perchè sono qui?
Di conseguenza, ti chiudi a riccio, provi a sembrare sempre più piccolo, cerchi di non farti
notare. Cerchi di sparire.
Per non dare nell’occhio tiri fuori il telefono. Apri tutte le app, persino il registro di scuola, per
distrarti dal caos circostante e dalla paura che ti annebbia la mente e ti impedisce di vivere
momenti spensierati.
È quello che accade a molti ragazzi e ragazze ed è una fobia silenziosa e subdola.
L’ansia sociale è proprio il timore persistente per situazioni nelle quali si può essere esposti
al giudizio altrui. L’esempio culmine è la festa, ma si riscontra anche nella vita di tutti i giorni:
la ricreazione, un discorso in pubblico, ordinare una pizza o prenotare un tavolo al ristorante.
Per alcuni sembrano capricci, altri la scambiano per timidezza. È ovvio, non hanno idea del
mare che si agita nella testa ogni volta che si decide di affrontare quel disagio.
“Forse mi sta guardando perché ho fatto qualcosa di sbagliato”, oppure “Sicuramente quelle
ragazze laggiù stanno ridendo di me”: sono le frasi che si ripetono costantemente, come un
tamburo che scandisce le riflessioni.
Il timore di fare brutta figura e i continui pensieri negativi su ciò che potrebbe accadere di
spiacevole sono letali per le relazioni. Ci si ritrova, dunque, a sentirsi sbagliati, non
all’altezza della vita.
Ciò che bisogna comprendere, tuttavia, è che una via d’uscita è possibile: basta parlare con
chi non giudicherà, anzi offrirà tutto il sostegno necessario per combattere il “mostro” ed
abbatterlo definitivamente.

Benedetta Balducci 4A

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