Valditara colpisce ancora
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A quanto pare al Ministro dell’istruzione Valditara piace stare al centro della scena politica.
A distanza di quattro mesi, dopo le vicende dell’istituto professionale Andrea Ponti a Gallarate, il ministro è tornato a far parlare di sé anche questa volta, in merito ad una questione tutt’altro che piacevole riguardo quanto accaduto a Firenze, nella vicenda che ha coinvolto il liceo Michelangiolo e il liceo Pascoli.
Nel periodo del 9 Febbraio 2023, alcuni studenti dei due istituti sono stati aggrediti da dei militanti di Azione studentesca. “Non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola”, sono state le parole della preside del Pascoli, Maria Maddalena Erman, riferendosi ai fatti verificatisi il giorno prima nel liceo Michelangiolo. I testimoni dicono che sono sei gli aggressori, tutti giovanissimi di un’età compresa tra i sedici e venti anni.
Quella di Azione studentesca è l’organizzazione del partito Fratelli D’Italia e i suoi riferimenti sono tutt’altro che vaghi: il sesto degli aggressori, nel suo profilo Facebook ha dato prova del legame con il partito al governo, con chiarissimi riferimenti a simboli estremisti di destra, molti dei quali hanno imbrattato le mura dei due licei.
Questo caso è ora di portata nazionale, fornendo le giuste munizioni ai partiti di opposizione in merito al silenzio del Primo Ministro Meloni.
Il ministro Valditara ha deciso di prendere in mano la situazione, condannando il gesto degli studenti? Assolutamente no! Anzi prendendosela con la preside, Annalisa Savino, del liceo Michelangiolo e con la sua lettera in cui viene condannato il gesto degli aggressori, dice: “Il Fascismo è nato sui bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti” e invita i giovani a denunciare gli atti di violenza e prepotenza.
Valditara, però, ha tutt’altro punto di vista: “Non c’è pericolo fascista” è la sua opinione; ribadisce “Fuori la politicizzazione nelle scuole o valuteremo misure” e definisce la lettera della preside “del tutto inappropriata” poiché “Non c’è nessuna deriva violenta o autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l’identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo, o peggio, con il nazismo. Quindi inviterei la preside a riflettere più attentamente sulla storia e sul presente.”
Tali sentenze non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco: gli altri licei di Firenze hanno dimostrato solidarietà al Michelangiolo ed in Parlamento sono acute le voci della sinistra che reputano una vergogna l’azione di Valditara.
Sebbene Dirigente e docenti non debbano palesare il loro orientamento politico, è imperativo categorico agire in queste tristi occasioni, per ricordare che se una dittatura è ormai finita da più di ottant’anni non vuol dire che non possa tornare.
By Mattia di Martino